Criptovalute

Dicembre 4, 2025

Il CIO di Bitwise, Matt Hougan, smentisce le speculazioni sulla strategia costretta a vendere le partecipazioni in Bitcoin

"Bitwise Chief Investment Officer Matt Hougan confidently dismissing fear monster symbolizing the 'sell bitcoin' narrative, against a stunning midnight blue background of 1200x628 pixels size. Faded dark blue monster adorned with elements of MSCI indexes and stock graphs, representing market pressure. Right half features stylized, glowing Bitcoin pile in brand orange, accompanied by a vibrant graph showcasing the stability of crypto market amidst financial pressures, topped off with a blog's logo in the top right corner."

L’analista degli investimenti smentisce le preoccupazioni sulla detenzione di Bitcoin da parte di Strategy

Matt Hougan, Chief Investment Officer di Bitwise, ha recentemente respinto la teoria sempre più diffusa secondo cui la società di analisi dati Strategy (in precedenza MicroStrategy) potrebbe essere costretta a vendere la sua vasta riserva di bitcoin. Secondo Hougan, questa ipotesi è del tutto infondata. A suo avviso, né le modifiche agli indici né le forze di mercato esterne richiedono una mossa così drastica. In una recente comunicazione ai clienti, Hougan ha spiegato la sua risposta a una domanda ricorrente: se Strategy venisse esclusa dagli indici MSCI, la società sarebbe obbligata a smantellare il suo consistente investimento in bitcoin? Il consenso tra i clienti sembra suggerire una correlazione tra questi due eventi. Tuttavia, Hougan è di tutt’altro avviso. Hougan riconosce che MSCI sta effettivamente esaminando se escludere le organizzazioni che detengono asset digitali dal proprio indice di investimento. Questa decisione potrebbe arrivare entro il 15 gennaio. Alcune stime di JPMorgan indicano che l’esclusione dagli indici MSCI potrebbe causare una vendita di azioni Strategy per circa 2,8 miliardi di dollari. Tuttavia, la valutazione personale di Hougan attribuisce a Strategy una probabilità del 75% di essere esclusa. Ciononostante, le tendenze storiche dimostrano che l’inserimento o la rimozione dagli indici azionari influenza le decisioni d’investimento meno di quanto si pensi. Lo dimostra l’inserimento di Strategy nel Nasdaq-100 lo scorso anno, che ha richiesto ai fondi di acquistare azioni per un valore di 2,1 miliardi di dollari. Curiosamente, questo evento ha avuto un impatto minimo sul prezzo delle azioni della società. Il dirigente di Bitwise ha anche ipotizzato che il notevole calo di valore di Strategy dal 10 ottobre sia potenzialmente collegato alle preoccupazioni per una possibile esclusione. Nonostante ciò, non si attendono variazioni significative sul prezzo di mercato.

Situazioni in evoluzione

La maggior parte degli investitori teme che gli eventi successivi alla rimozione dall’indice MSCI possano portare a un marcato calo del valore delle azioni di Strategy, costringendo l’azienda a vendere le proprie riserve di bitcoin per stabilizzare la posizione finanziaria. Tuttavia, Hougan sostiene che questa preoccupazione è infondata. Anche se il prezzo delle azioni dovesse scendere al di sotto del Net Asset Value (NAV), ciò non obbliga Strategy a vendere. La società deve far fronte a due obblighi debitori – circa 800 milioni di dollari annui in pagamenti di interessi e la gestione delle scadenze del debito – ma nessuno dei due esercita una pressione immediata.

Le riserve monetarie in USD di Strategy

All’inizio della settimana, Strategy ha annunciato di aver acquistato ulteriori 130 bitcoin per una somma totale di circa 11,7 milioni di dollari. Con questo acquisto, la detenzione complessiva di bitcoin dell’azienda è salita a 650.000 BTC. In un annuncio forse ancora più interessante, Strategy ha comunicato la costituzione di una riserva in USD pari a 1,44 miliardi di dollari. Questa riserva è destinata a sostenere il pagamento dei dividendi sulle azioni privilegiate della società e degli interessi sui debiti esistenti. Il cofondatore della società, Michael Saylor, ha inoltre chiarito questa situazione durante l’ultima call con gli investitori di Strategy. Saylor ha dichiarato che l’azienda non solo può vendere bitcoin per coprire i dividendi, ma può anche aumentare la sua riserva di bitcoin trimestre dopo trimestre.

Nessuna minaccia immediata

Tuttavia, come sottolinea Hougan, la necessità che Strategy copra i pagamenti di dividendi e interessi non è al momento un problema urgente. Grazie a riserve di liquidità di 1,4 miliardi di dollari, la società dispone di fondi più che sufficienti per coprire agevolmente gli obblighi annuali. Indica inoltre che la prima scadenza del debito della società è prevista solo per febbraio 2027 e che un miliardo di dollari in confronto ai 60 miliardi di asset in bitcoin posseduti è irrilevante. Infine, Hougan ha respinto la possibilità di pressioni interne alla vendita di Bitcoin dovute a un calo delle azioni in borsa. Il prezzo attuale di Bitcoin è circa il 25% superiore al prezzo medio di acquisto di Strategy, smentendo l’ipotesi ribassista del ‘doom loop’. Marshall ritiene che la minaccia di una vendita forzata di Bitcoin a causa degli eventi di mercato attuali sia trascurabile. Conclude dicendo che, sebbene ci siano preoccupazioni legittime nel mercato crypto riguardo Structure, ai progressi legislativi e alla salute delle società di tesoreria di asset digitali più piccole, la riserva di Bitcoin di Strategy non dovrebbe essere tra queste. Il prezzo di mercato attuale riflette già in gran parte l’esito MSCI. Non esiste alcuna forza plausibile a breve termine che possa costringere Strategy a vendere i propri Bitcoin.

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Gianluca Mazzola

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Gianluca Mazzola è un esperto di contenuti e SEO con oltre 11 anni di esperienza in marketing digitale, ottimizzazione per i motori di ricerca e strategia dei contenuti. Nato e cresciuto in Abruzzo, Gianluca ha lavorato con marchi globali, startup e aziende di e-commerce, aiutandoli a dominare i risultati di ricerca e a generare traffico organico attraverso strategie di content marketing basate sui dati.

È specializzato in SEO tecnica, ottimizzazione on-page, ricerca di parole chiave, strategie di link building e creazione di contenuti basati sull’intelligenza artificiale, garantendo ai marchi una crescita sostenibile. Con un background in giornalismo e marketing digitale, Gianluca unisce creatività e capacità analitiche per creare contenuti ad alta conversione in linea con gli ultimi aggiornamenti dell’algoritmo di Google.

Parlando fluentemente italiano, inglese e spagnolo, Gianluca ha ampliato la sua esperienza in diversi mercati internazionali, ottimizzando siti web multilingue e implementando strategie di localizzazione che massimizzano la portata globale.

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